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Percezioni#2 – dal 7 al 29 marzo 2019 a VOLUME!

EPM EDILPIEMME insieme al suo partner GYPROC – Saint Gobain sono lieti di estendervi l’invito a partecipare al secondo appuntamento della nuova iniziativa di Fondazione VOLUME!

PERCEZIONI

Un nuovo ciclo di lavori in via San Francesco di Sales per un percorso di ricerca sulla relazione tra arte e neuroscienza

Febbraio 2019 / Febbraio 2020

Percezioni #2
Dal 7 al 29 marzo 2019
Dalle 17:00 alle 19:30
Solo su prenotazione: COMPILA QUI IL MODULO DI PRENOTAZIONE

Dal 7 al 29 marzo torna Percezioni con un nuovo momento dedicato alla ricerca e all’analisi della relazione tra arte e neuroscienza.
Dopo il lavoro di Mariella Bettineschi, protagonista del primo appuntamento di questo nuovo ciclo di opere nello spazio di via San Francesco di Sales, VOLUME! si trasforma di nuovo, per un secondo esperimento di indagine sulle percezioni.

A partire da questa seconda fase, un gruppo di persone avranno accesso ad una ricerca più approfondita con apposite apparecchiature clinico strumentali. La partecipazione è volontaria e i dati raccolti saranno in forma anonima, per un numero limitato di 20 partecipanti.

Nel corso dei suoi 20 anni di attività VOLUME!, proprio per la sua particolare vocazione di spazio dedicato all’arte senza alcun vincolo o condizionamento e attraverso le diverse formulazioni operate dagli artisti invitati, si è dotato di una plasticità assoluta. Ogni lavoro ha conferito nuove forme alle sue stanze, ha trasformato VOLUME! in un’opera percorribile ed esplorabile, con risvolti fortemente esperienziali e stimolanti, sia dal punto di vista dell’artista che da quello del pubblico. Questo nuovo paradigma espositivo, avviato con il primo lavoro corale di Pirri, Kounellis e Rudiger nel 1997/1998, si rafforza ora nella necessità di analizzare le esperienze dello spettatore, trasformando VOLUME! in un vero e proprio laboratorio attraverso un’indagine sulla capacità delle opere d’arte di attivare “percezioni complesse”.

Il presidente e fondatore, Francesco Nucci, in tutti questi anni ha diviso la sua attività di neurochirurgo e docente universitario con quella di promotore culturale.
“A questo punto della mia vita – afferma – sento la necessità di portare avanti con più forza, quello che, in fin dei conti, ho sempre fatto a VOLUME!: mettere da parte l’ossessione del possesso materiale dell’opera dell’artista e collezionare il suo processo creativo, cosa apparentemente immateriale, ma per me incredibilmente più appagante”.

A partire da Febbraio 2019, per un periodo non definito, ma della durata di almeno un anno, VOLUME! verrà trasformato: un lungo corridoio porterà nella stanza che ospiterà il lavoro dell’artista. Il “nuovo spazio” creato ad hoc servirà ad esplorare e studiare, in forma semplice e in scala progressivamente crescente, le percezioni sensoriali dei “fruitori” delle opere.

Ad alternarsi saranno invitati diversi artisti, alcuni già legati alla storia di VOLUME! e altri che per la prima volta affrontano lo spazio di Trastevere, chiamati a realizzare un’opera nuova che coinvolga tutto l’ambiente. Ad accogliere lo spettatore non ci sarà nessun testo critico, nessuna spiegazione dell’opera, la durata della visita sarà di 5-10 minuti, telefonino ed orologio verranno lasciati fuori dallo spazio, non sarà concesso scattare foto, il tempo di visita sarà valutato dal partecipante secondo una stima personale. Dopo alcuni minuti di pausa si ripercorrerà il corridoio fino all’uscita e solo allora si raccoglieranno in forma anonima le impressioni dell’esperienza vissuta.

A questa parte del programma di ricerca con il pubblico se ne affiancherà un’altra di carattere più scientifico. Questa seconda parte sarà svolta con l’aiuto di diverse Istituzioni italiane e straniere. Lo studio sarà in questi casi rivolto ad adolescenti fino a 15 anni e a malati di Alzheimer nelle fasi iniziali, questi due gruppi rappresentano due aspetti di un unico studio sulla memoria: in formazione negli adolescenti e in un tentativo di recupero nei malati di Alzheimer.

Tre strade diverse, ma necessarie per avere indicazioni sull’utilità dell’arte nei meccanismi percettivi e della loro elaborazione cerebrale.
Qualunque tipo di ricerca scientifica richiede inizialmente una raccolta di dati, quanti più saranno tanto più facile sarà proseguire. I risultati di questa ricerca saranno presentati in un convegno e raccontati in un libro.
Il secondo intervento sarà visitabile dal 7 al 29 marzo 2019 dalle 17:00 alle 19:30

Per saperne di più: Ufficio Stampa press@fondazionevolume.com

In collaborazione con: EPM EDILPIEMME, GYPROC – Saint Gobain, 2A+P/A, Anomiastudio Architetture