Soluzioni e Materiali per l'Architettura
Home » News » Acer 1944-2015: la costruzione della capitale dal dopoguerra ad oggi

Acer 1944-2015: la costruzione della capitale dal dopoguerra ad oggi

EPM è lieta di segnalare la presentazione del libro “Acer 1944-2015: la costruzione della capitale dal dopoguerra ad oggi”, realizzato con il contributo della CCIAA di Roma.

Per l’occasione, nel corso dell’evento si svolgerà il dibattito “L’architettura costruita: Roma 1944-2015”.

L’appuntamento è per martedì 5 luglio alle ore 17.30 alla Casa dell’Architettura di Roma, Acquario Romano, in Piazza Manfredo Fanti 47.

Intervengono:

Edoardo Bianchi, Presidente ACER

Alessandro Ridolfi, Presidente Ordine degli Architetti P.P.C. di Roma e provincia

Alfonso Giancotti, Presidente CTS Casa dell’Architettura

Giancarlo Goretti, Vice Presidente ACER per il Centro Studi

Massimo Locci, Architetto autore del libro

Domenico De Masi, Sociologo

“ACER, 1944-2015. La costruzione della Capitale dal dopoguerra a oggi” non è una storia dell’Associazione dei Costruttori Edili di Roma, come quello pubblicato in occasione dei quarant’anni dell’ACER, ma una ricognizione articolata in diciotto temi sulla realtà urbanistica e architettonica romana. Il libro è strutturato come un percorso per testi e immagini, con l’intento di definire una mappatura della città, letta con l’ottica di chi ne ha immaginato la trasformazione e ne ha programmato lo sviluppo.
Pertanto, si possono rintracciare sia i punti di vista e gli obiettivi dei committenti e del mondo finanziario, sia quelli degli imprenditori di settore e dei progettisti.
In tal senso sono rilevanti i riferimenti sinottici alla vicenda storica, politica, economica e culturale di Roma in vario modo sviluppati nel testo. Emergono argomenti, figure e istituzioni determinanti nel processo della sua trasformazione urbana negli ultimi settanta anni, talvolta anche dimenticati ma rilevanti della costruzione della sua identità.
“Costruire è un’arte – scrive il curatore Giancarlo Gorettiun’arte strettamente connessa sia alla scienza e alla tecnica ma anche e soprattutto al pensiero e alle idee. Costruire è un concetto connesso al sapere generale, al contempo significante e significato. La sua estensione va dai linguaggi alle leggi, dalle storie ai castelli in aria, dagli alibi alle ragioni. Costruire è in tutti i casi evoluzione.”
Fin dalla fondazione nel dopoguerra, l’ACER ha avuto come principali finalità la garanzia e la trasparenza delle procedure per la partecipazione agli appalti pubblici, l’aggiornamento tecnologico e organizzativo delle aziende. Azioni ancora necessarie, che hanno migliorato il know-how complessivo del settore edilizio, ma che sarebbero potute essere più incisive se l’innovazione tecnologica, auspicata dai progettisti e dalle imprese, fosse stata maggiormente sostenuta.
In tutti i più importanti programmi di trasformazione urbana che hanno riguardato Roma, infatti, le strutture governative nazionali e le amministrazioni cittadine hanno sempre ritenuto strategico il tema della massima occupazione degli addetti più che promuovere le nuove metodologie costruttive e di organizzazione dei cantieri. Alcuni dati sono emblematici: nei quattordici anni del Piano INA-Casa sono stati impiegati 40.000 lavoratori per realizzare 30.000 alloggi; per il Villaggio Olimpico 33 imprese, con 900 addetti al giorno, per realizzare 1350 alloggi in due anni.
Contributi significativi – scrive l’autore Massimo Locci furono forniti anche per definire le normative relative alla formazione delle maestranze, indispensabili per dare concreto e immediato inizio all’opera di ricostruzione. Il tema della formazione degli edili era rilevante per il gran numero di cantieri aperti e per le loro caratteristiche tipologiche, che assorbivano una importante forza lavoro, prevalentemente di immigrazione recente e di estrazione contadina.”
In questi ultimi decenni le imprese romane si sono riorganizzate, investendo sotto il profilo imprenditoriale e sul know-how tecnologico, acquisendo attrezzature, creando strutture tecniche interne alle aziende, anche per affrontare consapevolmente la complessità della progettazione contemporanea e delle normative degli appalti.
Tutto ciò si è positivamente riverberato nei tempi di realizzazione degli interventi, ma anche nella qualità delle soluzioni costruttive, impiantistiche e formali.
Il libro documenta le strategie urbanistiche e di trasformazione urbana, anche inattuate, e le realizzazioni nei principali settori d’interesse capitolini: infrastrutturale, residenziale pubblico e privato, dei servizi e delle attrezzature, l’architettura religiosa, per la cultura e il turismo.
Il rilevante apparato iconografico fa emergere una rilevante vivacità operativa ed espressiva dell’architettura romana. In particolare le foto, realizzate esplicitamente da grandi fotografi, non sono un semplice corredo del testo ma, in piena autonomia espressiva, forniscono un’interpretazione ulteriore, amplificano ed esplicitano i significati e le analisi tematiche, definiscono un nuovo immaginario urbano della capitale.

Per gli interessati è gradita la conferma di partecipazione a: centrostudi@acerweb.it