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ATIM – Cruiser racer

L’imbarcazione Atim è uno sloop di metri 19,06 concepito per la regata, con un baglio massimo di metri 5,30, un pescaggio di metri 2,50/3,90 e un dislocamento di 22 tonnellate. L’imbarcazione è stata progettata da Massimo Picco e costruita dal cantiere Latini Marine nell’anno 2003.

Il nostro studio si è occupato, su richiesta dell’armatore, di una completa rivisitazione del progetto sia dal punto di vista dell’Architettura navale che dell’interior yacht design. I lavori sono stati eseguiti dal cantiere Adria Sail di Maurizio Testuzza con la supervisione dell’armatore.

Per quanto riguarda l’Architettura navale, al fine di migliorare le prestazioni e l’assetto in acqua, siamo intervenuti e con il disegno di nuove forme della deriva mobile esistente e con una miglior concentrazione dei pesi grazie ad una nuova disposizione degli impianti, dei serbatoi, delle batterie etc. etc. sotto il pagliolo (pavimento) della dinette.
Per quanto riguarda l’interior design abbiamo cercato di trasformare una imbarcazione da regata in uno yacht confortevole ed elegante con taglio minimale che non tradisse l’iniziale idea del progetto.
Per ottenere il risultato che ci eravamo proposti dovevamo principalmente dare il miglior comfort possibile ad una dinette fortemente condizionata dalla presenza della scassa della deriva mobile esistente.
Abbiamo quindi ridotto leggermente le dimensioni del bagno di sinistra a favore di una zona pranzo più comoda per sei persone.
Seguendo la nostra convinzione che mai come in una barca la polifunzionalità degli spazi può dare eccellenti risultati nel poter fruire nelle varie ore del giorno in maniera differente lo stesso spazio, abbiamo spostato la zona carteggio collegandola con la zona pranzo in cui la seduta del tavolo da carteggio può, quando necessario, fungere da seduta del capotavola ed il Mac 27′ posizionato sulla parete verticale dell’area carteggio assolve la multifunzione di Tv e controllo sistemi di bordo e di navigazione.
Su richiesta dell’armatore abbiamo usato il teak per i componenti di arredo scegliendo un’ essenza molto chiara e con la venatura “rigata sottile” che è stata messa in risalto dalle grandi superfici, laccate bianche dello scafo a vista, tipiche dei racers, che riflettendo la luce naturale che filtra dai vetri laterali e dai passi d’uomo dilata illusoriamente lo spazio interno.
Lo stesso effetto di dilatazione e piacevole fruizione dello spazio è stato ottenuto, per la sera, con un dettagliato e differenziato uso di strisce di led alternate con faretti sempre a led. Come sempre accade nell’interpretare uno spazio abitativo con un design minimale la scelta accurata e la qualità dei dettagli e dei componenti d’arredo fanno la differenza nel risultato finale del progetto.

Massimo Paperini – Yacht Designers
www.duckdesign.it

Foto degli Interni: Moreno Maggi