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“Settima giornata nazionale per la sicurezza nei cantieri”: un successo l’evento curato da Federarchitetti

“Dimezzate le morti bianche, ma c’è ancora molto da fare”. La maratona a Roma e il saluto del ministro Poletti

Ad una settimana dall’importante manifestazione che per il settimo anno consecutivo ha posto il tema della sicurezza al centro dell’attenzione, EPM – EDIL PIEMME, da sempre sensibile a queste tematiche e che ha sostenuto l’organizzazione dell’evento, desidera informare il proprio pubblico su quanto accaduto.

Una maratona dal forte valore simbolico ha unito giovedì 7 aprile nel cuore di Roma operai e liberi professionisti con un obiettivo comune: la sicurezza nei luoghi di lavoro e lo stop alle morti bianche.

È stato un successo la settima Giornata nazionale per la sicurezza nei cantieri organizzata da Federarchitetti, con quattrocento tra iscritti e partecipanti accorsi alla Casa dell’Architettura per ascoltare gli interventi di tecnici, professionisti e rappresentanti della politica e dei sindacati.

E un successo è stata anche la maratona partita nel pomeriggio davanti alla sede del ministero del Lavoro, in via Veneto, con il ministro Giuliano Poletti a salutare il primo tedoforo e a dare il via all’iniziativa. Poco prima, Poletti aveva incontrato i vertici di Federarchitetti al ministero, garantendo il suo impegno per un obiettivo fondamentale come il contrasto alle stragi sul lavoro: “Ringrazio Federarchitetti” ha detto il ministro “per il ruolo che svolge nel tenere alta l’attenzione su un tema fondamentale come quello della sicurezza nei cantieri”.  All’incontro, il presidente di Federarchitetti Nazzareno Iarrusso, il segretario Maurizio Mannanici, il coordinatore della Giornata e presidente Federarchitetti Roma Giancarlo Maussier e il tesoriere Loredana Regazzoni.

La Maratona si è conclusa presso la Casa dell’Architettura, dove l’ultimo maratoneta, accolto dall’applauso della sala, è stato Bruno Galvani, presidente della Fondazione Anmil, sulla sedia a rotelle da quando aveva 17 anni per un incidente in un cantiere. Galvani ha annunciato la partenza, il 28 aprile, del suo Tour per la sicurezza sul lavoro lungo un percorso a tappe di 4000 km, di cui 2200 in sedia a rotelle. Le tappe saranno le città teatro di stragi sul lavoro, e portato la sua testimonianza di lotta contro una piaga sociale.

Durante la Giornata, sono stati diramati gli ultimi dati sulle morti bianche, dimezzate dal 2010 al 2014, anche se il 2015 ha fatto assistere a una ripresa del fenomeno. “Il calo degli infortuni fa parte di un quadro a due facce” hanno commentato Iarrusso, Mannanici e Maussier, “perché se da un lato aumenta la cultura della sicurezza, grazie anche alle nostre iniziative, dall’altro diminuiscono gli incidenti anche perché c’è meno lavoro”. Alla Giornata si è anche discusso della figura del coordinatore della sicurezza, il professionista abilitato che lotta tutti i giorni per garantire il rispetto delle leggi nei cantieri, ma spesso è ridotto a vaso di coccio schiacciato tra le richieste delle imprese e quelle del committenti, che tendono a risparmiare. “Contrariamente a quanto previsto dalla legge, e cioè che i costi della sicurezza non possono essere soggetti a ribasso, spesso l’onorario del coordinatore viene ribassato anche del 90 per cento”, è la denuncia di Federarchitetti.

Al coordinatore della sicurezza è stato dedicato il corto “Il testamento”, a cura di Giancarlo Maussier, coordinatore della Giornata e presidente di Federarchitetti Roma: è la storia di un libero professionista suicida per via della crisi. Il filmato è stato dedicato a un architetto che si è tolto la vita nel 2015, in provincia di Catania. L’onorevole Serena Pellegrino, vicepresidente della commissione Ambiente alla Camera, ha definito il filmato “uno schiaffo che riapre una ferita enorme”. Pellegrino ha anche auspicato che la politica non parli più di edilizia, ma di architettura: “In 70 anni una legge per l’architettura, in un Paese così ricco di bellezza, non è mai stata fatta”.

Ma alla Casa dell’Architettura si è anche parlato del futuro della professione. Il vicepresidente di Inarcassa, Franco Fietta, ha riferito che dal 2007 al 2014 i redditi medi degli iscritti sono calati del 34 per cento. E che la metà degli iscritti ha un reddito che non supera i 15.500 euro.

Al convegno pomeridiano, moderato dalla giornalista Simona D’Alessio, hanno partecipato anche Alfredo Simonetti, direttore dell’Organismo paritetico formazione e sicurezza edile; Paolo Varesi della Cisal e Marco Lupi della Uil; l’ingegnere Giuseppe Piegari, presidente Commissione per l’Interpello presso il ministero del Lavoro, Fabrizio Pistolesi, membro del Consiglio nazionale degli architetti con delega alla semplificazione; Michele Tritto, dirigente dell’Ance, l’avvocato Maria Giovannone dell’Anmil. Aldo Olivo ha portato il saluto dell’Ordine degli architetti di Roma.

Alessandro Ambrosini è stato premiato come vincitore, con la foto “Casco giallo”, del secondo Concorso fotografico lanciato in occasione della Giornata.

La Giornata è stata celebrata come ogni anno con la medaglia di rappresentanza del Presidente della Repubblica e il patrocinio del Senato, della Camera dei deputati, dell’Inail, del Consiglio degli ingegneri, del Consiglio degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori, di Inarcassa e di Anmil. Quest’ultima ha anche contribuito con il report sulle morti bianche.