Soluzioni e Materiali per l'Architettura
Home » News » Zaha Hadid, la sua architettura tra riconoscimenti e contestazioni

Zaha Hadid, la sua architettura tra riconoscimenti e contestazioni

EPM – da sempre attenta ai trend mondiali dell’architettura – segue con interesse le opere architettoniche di Zaha Hadid, sicuramente uno degli architetti di cui si è più parlato nel 2015.

I suoi progetti sono amati ma anche odiati, di avanguardia ma anche accusati di essere fuori contesto e troppo costosi.

In particolare ci sono state molte polemiche per il progetto dello stadio nazionale di Tokyo, l’edificio che dovrebbe ospitare il Rugby World Cup 2019 e le Olimpiadi di Tokyo 2020.

Nel corso del 2015 il governo giapponese ha prima revocato il mandato a Zaha Hadid e a fine anno ha reso noto che l’incarico del nuovo stadio è stato riassegnato all’architetto Kengo Kuma con un progetto meno costoso e più in linea con la cultura tradizionale del paese.

Tuttavia Zaha Hadid ha realizzato molti altri progetti nell’anno appena concluso. In Italia ad esempio il Messner Mountain Museum Corones, ultimo dei musei dedicati alla montagna del famoso alpinista italiano Reinhold Messner.

Ma il 2015 è stato anche un anno di riconoscimenti professionali importanti: Zaha Hadid è stato il primo architetto donna a ricevere la Royal Gold Medal, il prestigioso riconoscimento del RIBA, Royal Institute of British Architects.

Per conoscere meglio Zaha Hadid e i suoi progetti visitate il sito www.zaha-hadid.com